Per il secondo anno nel circuito del PJF, Soveria Mannelli è una città che in base alla teoria geometrica si trova esattamente al centro della Calabria.
Negli ultimi decenni, ha puntato sulla cultura come motore dello sviluppo economico: non a caso, nel 2016 il New York Times l’ha indicata come un caso esemplare. Dal 2003 è il comune più informatizzato d’Italia, poiché in ogni famiglia, aula scolastica, associazione di volontariato, istituzione pubblica e azienda privata c’è un computer collegato a internet.
Inoltre, è uno dei comuni calabresi a maggiore tasso di esportazione, poiché qui operano, tra gli altri, l’antico Lanificio Leo, la Camillo Sirianni Arredamenti e la Rubbettino, una delle più importanti case editrici italiane. Da visitare, la Chiesa di S. Giovanni Battista (XVIII sec), con un altare monumento nazionale e una reliquia di San Josemaría Escrivá de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei.
Nel Palazzo Comunale, oltre al più grande decollage mai realizzato da Mimmo Rotella (intitolato “Rinascita” e dedicato alle vittime delle Twin Towers) e alla “Sala della Libertà” affrescata da Dolorès Puthod, si trovano opere di Aldo Turchiaro, Cesare Berlingieri e Maria Grandinetti Mancuso.
Da vedere, in Piazza Bonini, la più grande videoinstallazione d’Europa – “La Memoria del Futuro” – a firma di Fabrizio Plessi.